Bologna metalmeccanica Luoghi e memorie del lavoro tra deindustrializzazione, lotte sindacali e trasformazioni urbane

Bologna metalmeccanica Luoghi e memorie del lavoro tra deindustrializzazione, lotte sindacali e trasformazioni urbane

Disponibile in open access il nuovo volume della "Collana OttocentoDuemila" di Clionet

Data: 10 Dicembre 2025

Eloisa Betti, Carlo De Maria (a cura di), Bologna metalmeccanica. Luoghi e memorie del lavoro tra deindustrializzazione, lotte sindacali e trasformazioni urbane, Bologna, Bologna University Press, 2025.

Il progetto “Bologna metalmeccanica” ha inteso promuovere una riflessione sulla trasformazione dei luoghi del lavoro metalmeccanico avvenuta nel territorio bolognese nell’ultimo cinquantennio – tra gli anni Settanta del Novecento e gli anni Venti del nuovo secolo – attraverso la realizzazione di percorsi di public history incentrati sul rapporto tra territorio, fabbrica e comunità.
Il lavoro di ricerca è ruotato intorno ad alcuni assi tematici che scandiscono il periodo considerato, tra i quali: contrattazione sindacale e conflittualità operaia; dismissione e deindustrializzazione; rifunzionalizzazione e commercializzazione; crisi, resistenza e trasformazione produttiva. Il presente volume si articola in tre parti per restituire la dimensione complessa e plurale che ha caratterizzato l’esperienza di “Bologna metalmeccanica”.
La prima parte raccoglie i saggi scaturiti dal lavoro di ricerca, nel quale si confrontano competenze diverse: storia del lavoro, storia economica e dell’impresa, analisi delle relazioni industriali, valorizzazione dei beni culturali, geografia urbana, didattica della storia. Nella seconda parte vengono presentati i percorsi di public history dedicati ad alcune biografie d’azienda e al loro rapporto con comunità e territorio. Nella terza parte è soprattutto l’attivismo e la dimensione sindacale a emergere, con un forte accento posto sul tema della «reindustrializzazione» e sulla difesa dei posti di lavoro di fronte ai processi di delocalizzazione e dismissione della produzione. Emergono così questioni dirimenti che molto spesso insistono sul nostro presente ma che, nel contempo, mostrano un rilevante retroterra storico, che si può apprezzare, nella sua profondità, proprio in virtù del percorso di ricerca compiuto.