“Opera Fitzcarraldo”: un percorso alla riscoperta della lirica nei luoghi delle sue origini

Non il lago scozzese di Rossini (La donna del lago), né quello di Lacrime di Bartók (Il castello di Barbablù) e neppure la cittadina sulle rive del Volga della Kat’a Kabanova di Janáček. I laghi e la città di Mantova sono stati lo scenario di Opera Fitzcarraldo, crociera lirica tra acqua e città, il 17 e il 18 giugno scorsi.

Una barca, quaranta viaggiatori, la città di Mantova, tanti incontri e tante storie da ascoltare per scoprire il patrimonio lirico italiano. Due giorni intensi, un viaggio emozionante attraverso luoghi e storie, incontrando personalità significative legate al mondo dell’opera lirica e della storia della città di Mantova, per trasformare i partecipanti in ambasciatori della lirica stimolandoli a generare un’azione di riverbero con la creazione di un racconto diffuso per tutti quelli che ancora non si sono innamorati della lirica ma che sono pronti a farlo.

Questo il succo dell’esperienza proposta dal Consorzio Pantacon, in partnership con un network di soggetti provenienti da Cremona, Milano, Mantova, Pavia, all’interno del progetto CITTÁInCANTO per la valorizzazione del patrimonio lirico lombardo. Tra i partner del progetto, che ha ottenuto un finanziamento della Regione Lombardia sull’avviso pubblico «per lo sviluppo di prodotti e servizi integrati per la valorizzazione degli attrattori turistico-culturali e naturali della Lombardia», ricordiamo Aedo (digital imagination), capofila dell’iniziativa, il distretto culturale Regge dei Gonzaga, Segni d’infanzia (teatro ragazzi), Siglacom (comunicazione), consorzio InCremona, compagnia Viaggi, Duomo viaggi (turismo). Tra i soggetti sostenitori il comune di Mantova, il comune di Cremona e OperaLombardia (rete dei teatri lirici).

CITTÁInCANTO vuole allargare la fruizione degli spettacoli del cartellone di OperaLombardia (teatri di Bergamo, Brescia, Cremona, Como, Pavia) collegando al network innanzitutto la città di Mantova per arrivare ad altre città lombarde (Crema, Sirmione, Iseo, ecc.) che non hanno un teatro di tradizione ma che si prestano a ospitare azioni emblematiche di valorizzazione.

Una serie di attività culturali ad hoc previste dal progetto intendono inoltre valorizzare la lirica come attrattore su tutto il territorio, agendo su diversi target: dalla creazione di un sistema di accoglienza per integrare i servizi culturali in modo da favorire il prolungarsi della permanenza dei turisti sul territorio lombardo all’elaborazione di una strategia di marketing territoriale specifica verso l’estero, per intercettare il pubblico amante della lirica e offrire esperienze tematiche uniche sul territorio.

In questo contesto, la proposta di Pantacon, che ha coinvolto una quarantina di partecipanti, molti lontani dall’essere dei melomani o degli appassionati conoscitori dell’opera lirica, tutti dotati, come richiesto dalla scheda di partecipazione, di scarpe da trekking, abiti comodi, macchina fotografica o videocamera, quaderno per appunti. Pronti per gli spostamenti in motonave – da Grazie di Curtatone a Mantova e ritorno – e a piedi, proprio come nella passeggiata iniziale della Kat’a Kabanova citata sopra. Pronti per fare incontri inediti ed eccezionali, con protagonisti della scena lirica nazionale e internazionale. Pronti per “scoprire” quell’alchimia complessa che unisce musica, canto, teatro, arti plastiche, talvolta anche la danza, dalla quale nasce quella forma d’arte totale che è l’opera lirica. Pronti per vivere un’esperienza avventurosa e significativa, da cristallizzare in appunti e scatti, dai quali far scaturire un racconto emozionante.

Già al ritrovo presso il sagrato del santuario di Grazie di Curtatone, la prima immersione nell’universo lirico, a cura del Conservatorio “L. Campiani” di Mantova, i cui allievi Viktoriia (soprano) e Nicolò Spolettini (organo) hanno fatto ascoltare Qui sedes ac destram, dal Gloria di Antonio Vivaldi, seguito da Et exultavit spiritus meo, dal Magnificat di Johann Sebastian Bach. Poi l’imbarco presso il pontile di Grazie e la navigazione fino alla città di Mantova con spiegazione naturalistica a bordo a cura degli operatori di Alkémica, una delle cooperative che conferiscono nel Consorzio Pantacon.

Il primo appuntamento dopo l’attracco sulla sponda del lago superiore è stato al Teatro Bibiena, con l’intervento lirico L’universalità del genio: Mozart, a cura della Nuova Scuola di Musica. Marco Galifi (baritono), Diana Rosa Cardena (soprano), Kanoko Minematsu (pianoforte) hanno deliziato il pubblico, composto anche di turisti in visita alla città, con arie tratte da Le nozze di Figaro, Così fan tutte, Don Giovanni, per ricordare il passaggio a Mantova di Wolfgang Amadeus Mozart, che proprio il 16 gennaio 1770 suonò in concerto sul palcoscenico del Teatro Bibiena.

Il pranzo al ristorante è stato seguito dal trasferimento a Palazzo Ducale, dove ha avuto luogo il percorso di visita Stanze sonore in collaborazione con i Servizi educativi del Complesso museale Palazzo Ducale di Mantova (responsabile Renata Casarin, a cura di Lara Zanetti). Poi, presso la Sala di Manto, sempre nello splendore di Palazzo Ducale, l’intervento lirico dedicato a Claudio Monteverdi, a cura della professoressa Ilaria Geroldi del Conservatorio “L. Campiani” di Mantova, accompagnata da Alberto Pozzaglio al clavicembalo: in programma una introduzione a carattere musicologico ed esecuzione di brani dall’Orfeo, dagli Scherzi Musicali, dalla Selva Morale e Spirituale, da L’incoronazione di Poppea oltre al Lamento di Arianna.

La sera è giunta in riva al lago, nei pressi della Rocca di Sparafucile, con cena en plein air e gli interventi lirici Il Barbone di Siviglia con il burattinaio Giorgio Gabrielli, qui in uno spettacolo di teatro di figura liberamente ispirato al Barbiere rossiniano, seguito dalla performance Lirico a cura di Teatro Magro, compagnia teatrale che figura tra i soci fondatori di Pantacon. La Buonanotte in riva alle acque che cingono la città gonzaghesca è giunta con l’ascolto di Casta Diva, dalla Norma di Vincenzo Bellini.

Domenica 18 giugno si è aperta con il ritrovo presso Arcipelago di Ocno, la piattaforma che galleggia al centro del lago con gli Esercizi yoga per voce e corpo, a cura del logopedista Marco Cantieri. Il trasferimento a piedi al Museo nazionale dei Vigili del Fuoco, ex Teatro Vecchio, dove ha avuto sede l’evento Il baritono e la romanza, ha permesso di ascoltare uno dei giovani protagonisti delle stagioni liriche nazionali, il baritono Tiziano Tassi, accompagnato dal pianista Davide Pigozzi (la foto di apertura dell’articolo si riferisce proprio a questo momento). Estratti da: Mozart, Le Nozze di Figaro; Donizetti, La Favorita; Verdi, Macbeth; Giordano, Andrea Chenier; Puccini, La Fanciulla del West; Verdi, Rigoletto.

Quella che era prevista come una giornata “in crescendo”, rispetto ai protagonisti degli incontri in programma, è proseguita, presso il Museo Archeologico Nazionale (ex Teatro di corte dei Gonzaga), con l’intervento lirico La voce è lo specchio dell’Anima, intervista al soprano Carla Maria Izzo, che ha cantato nei maggiori teatri in Italia e nel mondo e ha ottenuto riconoscimenti di livello internazionale, oltre a essersi esibita al fianco di Luciano Pavarotti nella Bohème e con artisti del calibro di Placido Domingo e Andrea Bocelli.

Pranzo seguito dalla consueta passeggiata per le vie del centro per giungere al Conservatorio “L. Campiani”, dove si è tenuto l’evento L’opera lirica – Dal sublime al ridicolo, incontro con Enzo Dara con la collaborazione del direttore d’orchestra Giovanni Pavesi, presso la Sala dell’Organo. A fianco del giovane compositore e direttore Giovanni Pavesi, che vanta collaborazioni con le orchestre de “I Pomeriggi Musicali” e “La Verdi” di Milano, una star del mondo della lirica quale il celebre basso Enzo Dara, che ha iniziato la sua carriera nel 1966, carriera spesa soprattutto sotto la direzione di Claudio Abbado e svoltasi nel nome di Donizetti e Rossini, avendo vestito i panni di Don Bartolo nel Barbiere in oltre 330 rappresentazioni e per 250 serate quelli di Don Magnifico e Dandini nella Cenerentola. Per il pubblico presente l’occasione di incontrare un protagonista della scena, divenuto negli anni Novanta anche regista, e la sua simpatia. Purtroppo, una delle ultime apparizioni pubbliche di quell’«indimenticabile basso buffo di mille indimenticabili avventure operistiche», come scriveva Enrico Girardi, in quanto Enzo Dara ci ha recentemente lasciati. Infine il breve concerto degli allievi dei Proff. Comencini, Geroldi, Ragonese, accompagnati al pianoforte sempre da Niccolò Spolettini allievo del prof. Antonio Pulleghini.

L’imbarco e la crociera con navigazione fino a Grazie di Curtatone sono stati preceduti dall’intervento lirico Darsi delle arie con la Compagnia teatrale gli Spavaldi featuring Zero Beat (altra cooperativa fondatrice di Pantacon), in quella che è stata una gara non convenzionale tra scuole di canto, con coinvolgimento del pubblico. Allo sbarco, il saluto dei partecipanti che hanno vissuto da protagonisti Opera Fitzcarraldo, crociera lirica tra acqua e città.